Roberto Monti e ESPERIMENTI SULLA PREPARAZIONE DEL MERCURIO FILOSOFICO

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randagio73
view post Posted on 22/3/2008, 00:50 by: randagio73     +1   -1




E’ mia intenzione fornire informazioni sufficienti a dimostrare
chiaramente:
A) Che il “Principio” di Lavoisier è sperimentalmente infondato
(23).
B) Che l’Alchimia è realmente una Scienza sperimentale
mediante un esperimento facilmente riproducibile da chiunque e
con poca spesa.
A questo scopo ho scelto una variante dei metodi indicati da
Geber (5) per la preparazione del Mercurio Filosofico, che è una
particolare configurazione isomerica del Mercurio “normale” o
“volgare” (9), (23).
Si prenda dunque 1 kg di Mercurio (Hg). Ad esempio: Carlo
Erba, Reagenti. Codice n° 460737. Costo: L.221000 + iva.
Prima operazione.
Si dissolvano 100 g di Hg in Acido Nitrico (HNO3), 65% RPE,
per analisi, ad esempio: Carlo Erba. Codice n°408022. Costo: al
litro L. 21800 + iva (per 6 litri: L.17100 al litro + iva) nella proporzione
1:5 (esempio: 100 cc di HNO3 + 500 cc di H2O distillata.
Ipercoop L.1650 per 5 litri).
E’ sufficiente mettere il Mercurio entro un beaker da 250 cc in
vetro Pirex (L.6400 + iva).
Si versi sul Mercurio la soluzione di Acido Nitrico 1: 5 fino a colmare
il beaker.
Si ponga il beaker su una piastra riscaldante (L.100000 + iva),
regolando la temperatura a 90°C mediante un normale termometro
a Mercurio (L.18000 + iva).
La dissoluzione si può fare tranquillamente entro una giornata (si
aggiunga la soluzione di HNO3 + H2O a mano a mano che evapora
prendendola dai 600cc).
Il Mercurio si dissolverà totalmente, mostrando che non contiene
tracce apprezzabili di oro.
Seconda operazione
Si pongano i restanti 900 g di Mercurio in un contenitore di vetro
(trovo ottime le confezioni di marmellata Zuegg “Le tradizionali”,
una volta mangiata la marmellata. Ipercoop L.3970).
Si versi sopra il Mercurio una miscela (al 50%) di aceto di vino
bianco (Ipercoop. L.1350 al litro) e di Acido Acetico Glaciale 99-
100% (Polichimica srl. Bologna. L.8000 al litro +iva) fino al
livello del secondo rigonfiamento del vasetto Zuegg.
Terza operazione
Si chiuda bene il vasetto e si agiti il contenuto fino a quando si
vede il Mercurio diviso in minuscole palline (un paio di minuti).
Lo si ponga al riparo in un cassetto chiuso a chiave.
Si ripeta questa operazione preferibilmente ogni giorno, quando
viene in mente.
Quarta operazione
Dopo 10 - 15 giorni (quanto basta per mangiare con calma il contenuto
di una seconda confezione di “Tradizionali Zuegg” e
disporre così di un secondo vasetto) la “feccia” comincia ad
“uscire” dal Mercurio.
E’ opportuno a questo punto “pulire” la miscela di aceto e di
acido acetico utilizzando il secondo vasetto Zuegg.
Aquesto scopo si agiti il contenuto del primo vasetto fino a quando
le fecce sono ben sospese nella soluzione.
Si versi la soluzione nel vasetto vuoto (facendo attenzione a non
versare anche il Mercurio) e si riempia il primo(al livello indicato)
con la soluzione preparata in precedenza (per conservare la
quale va bene qualsiasi contenitore di vetro).
Quinta operazione
Si lasci riposare la soluzione del secondo vasetto fino a quando le
fecce sono ben depositate sul fondo (10 - 15 giorni).
Si ripeta la quarta operazione per circa quattro mesi, quando vi fa
comodo.
Due vasetti di “Tradizionali”, un litro di aceto di vino bianco e un
litro di acido acetico sono quindi generalmente più che sufficienti.
Sesta operazione
Dopo circa quattro mesi (a seconda dell’impegno profuso) si può
estrarre il primo Oro dal Mercurio.
Si prendano dunque 100 g di Hg “trattato” e li si dissolva in acido
nitrico 1: 5, come nella prima operazione.
Il Mercurio si scioglie lentamente e, quando ormai è ridotto a una
pallina, fate attenzione.
A un certo punto “esploderà” espellendo tutto l’Oro prodotto che
si disperderà sul fondo del beaker sotto forma di una “polvere” di
pagliuzze dorate molto belle a vedersi.
Io ho fatto Oro molte volte in modi diversi, ma l’Oro estratto
direttamente dal Mercurio in questo modo è il più bello che io
abbia visto.
Potrete dunque ripetere questa operazione otto volte e produrre
tanto oro da fugare ogni dubbio sulla realtà di questa operazione
Alchemica (consiglio di “pulire” l’Oro prodotto con una soluzione
1: 2 di HNO3 + H2O. Dopo di che, lavate con acqua distillata
e asciugate il vostro oro, dentro il beaker sulla piastra riscaldante.
Conservate in un contenitore di vetro anche il nitrato di
Mercurio prodotto di volta in volta).
Come Filalete, anche voi saprete: “estrarre dal Mercurio il Sole,
senza l’Elisir Trasmutatorio” (9).
Perciò ho chiamato questo esperimento: “1° Esercizio di
Filalete”.
Lo scopo di questo esperimento è, appunto, mostrare che:
1) Il “Principio” di Lavoisier è sperimentalmente infondato.
2) L’Alchimia è una scienza sperimentale.
SECONDO PRELUDIO
“Si può paragonare l’Alchimia a quell’uomo che raccontò ai figli
di aver sepolto dell’oro nel suo vigneto, senza però dire dove.
Anche se i figli, scavando, non lo trovarono, la terra smossa e
rivoltata con tanto impegno diede loro una splendida vendemmia.
Allo stesso modo la ricerca e gli sforzi per fabbricare l’oro hanno
reso possibili molte utili invenzioni e non pochi esperimenti illuminanti”
(Ruggero Bacone) (3).
“Coraggio dunque, giovani Ricercatori, non disperate di poter
apprendere una scienza tanto meravigliosa. Perché vi assicuro
che la scoprirete indubitabilmente se voi la cercherete non già
mediante i ragionamenti di qualsiasi altra scienza che abbiate
appreso, ma seguendo la forza e l’impetuosità dello spirito. E chi
la cercherà per mezzo dell’intelligenza e della luce naturale del
proprio animo, la troverà” (5).
Voi avrete ora prodotto il vostro primo Oro e potrete dunque considerare
con più attenzione la reale possibilità dell’esistenza della
Pietra Filosofale, dell’Elisir Trasmutatorio, dell’Elisir di Lunga
Vita.
Io non sono un Adepto e dunque non ho la Pietra.
Ma ritengo certa la possibilità di produrla.
Che gli Antichi ne fossero in possesso mi è confermato da
Diogene Laerzio nella “Vita di Epimenide” (24).
Più recentemente, da Alberto Magno (1270) (3), Geber (1300)
(5), Basilio Valentino (1400) (3), Flamel (1413) (6), Aurach de
Argentina (1475) (6), Salomon Trismosin (1500) (3), Ireneo
Filalete (1645) (9).
Penso che chiunque se ha “qualcosa da trovare” possa “far lavorar
la fantasia, giocar d’ invenzione e indovinare” (G. Galilei).
“…e comunicherò con te, che sogni di praticare quest’arte, per
sapere che cosa escogiterai per il bene pubblico quando sarai
Adepto”
BIBLIOGRAFIA
1) C.L.Kervran. Librairie Maloine S.A. Paris, 1975 ; Giannone, Palermo, 1983.
2) J. Sadoul. Edizioni Mediterranee, Roma, 1972.
3) K.K. Doberer. ECIG, 1994.
4) G. Ranque. Ed. Mediterranee, Roma, 1989.
5) Geber. G. Tredaniel ,Parigi, 1984.
6) N.Flamel. Edizioni Mediterranee, 1983.
7) G. Rupescissa. Atanor, Roma.
8) S. e P. Piccolini. Meb ,1987.
9) I. Filalete. Phenix, 1987.
10) R.A. Monti. Analisi storico - critica dei modelli d’atomo.Inediti, n. 12
Andromeda, Bologna, 1988.
11) R.A. Monti. Seagreen, n.8, Andromeda ,Bologna, 1989.
12) R. Boscoli, R.A. Monti. Seagreen, n.4 Andromeda, Bologna, 1987.
13) Fusione Nucleare Fredda: storia, cronaca e progetti sperimentali. Inediti n.23,
Andromeda, Bologna.
14) ENEA. Laboratorio nazionale per la Caratterizzazione dei rifiuti radioattivi
di Saluggia. L.E.T. Project 2° report. June 1997, by the Head of the Section F.
Troiani.
15) R.A. Monti. Fusione Fredda e Relatività Einsteiniana: Stato dell’Arte.
Reprint n.9, Andromeda, Bologna, 1996.
16) Proceedings of the second conference on Low Energy nuclear Reactions.
Settembre 1996, Journal of New Energy vol.1 n.3.
17) ICCF-7. Proceedings , April 19-24, 1998. Vancouver, Canada. Ed.Eneco.
18) R. Boscoli, R.A. Monti. Eppur si fonde. Frigidaire. Albi delle nuove scienze.
Ed.Primo Carnera 1989, p.13.
19) R.A. Monti, E.F. Monti. Nuclear transmutation processes of Uranium and
production of metals by LENR. Submitted to ICCF-8. Lerici, May 2000.
20) ICCF-8 Proceedings 2001 Ed. Compositori, Bologna.
21) Seagreen n.2, Andromeda, Bologna, 1992, p.55.
22) R.A. Monti. Il pendolo sta di casa au Bon. Frigidaire, n.101, Aprile 1989,
p.72.
23) R.A. Monti. Reazioni Nucleari a Debole Energia: la Rinascita della
Alchimia. Andromeda,Bologna,2001.
24) D. Laerzio. Vite dei Filosofi. Vol.1, Ed. Laterza, 1987, p.42.


NdE - Riteniamo opportuno far presente a tutti i “piccoli alchimisti” che si cimenteranno nell’impresa che gli elementi citati da
Roberto A. Monti (mercurio, acido acetico glaciale, acido nitrico ecc…) sono TOSSICI e quindi vanno maneggiati con estrema
attenzione.


CHI POSSIEDE LA SAGGEZZA,
MA NON AMA GLI UOMINI,
ASSOMIGLIA A QUELL’UOMO
CHE POSSIEDE LA CHIAVE DELLA STANZA PIU’ SEGRETA,
MA HA PERDUTO QUELLA DELLA PORTA ESTERNA.
 
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