Ad ogni azione, corrisponde una azione uguale e contraria.
Su questo elementare principio fisico si basano tutti i mezzi di propulsione spaziale.
Nel 1969, il primo razzo che andò sulla Luna, bruciava idrogeno.
Bruciando idrogeno, succedeva che le particelle d'acqua che si formavano venivano sparate ad alta velocità fuori dal razzo; per reazione, il razzo veniva spinto nella direzione opposta.
Ma non era vero che le particelle d'acqua sparate fuori avevano una grande velocità, infatti se facessimo il confronto con l'impressionante velocità delle particelle lanciate da un acceleratore di particelle, scopriamo che sono lente come le lumache.
Se la velocità è bassa, succede che viene sprecato molto materiale in breve tempo, e allora per sfruttare bene il materiale da "buttare" è necessario un ciclotrone.
In pratica succede che il gas viene buttato, ma PRIMA di essere buttato, il gas deve passare all'interno di un ciclotrone.
Facendo questo, succede che usando pochissimo gas, possiamo ottenere spinte enormi.
A conti fatti, il ciclotrone è il mezzo ideale per la propulsione nel vuoto, cioè per la propusione spaziale.
piccolissimo ciclotrone