Konqueros |
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| Io sto usando questo metodo ma non mi piace e ora vi dico il perché...
I sacchi coprono il terreno e impediscono all'erba di crescere...
Però la "capillarità del suolo" (effetto naturale di scambio termico del suolo naturale) arriva sino al fondo del sacco, dalla parte inaccessibile alle colture !
Anche l'azione a "gruviera" da parte dei vari agenti biologici del terreno naturale vengono impediti... !
(la Natura in effetti è un bel casino di attività a vari livelli...)
Se invece è possibile fare rotazione, coprendo le zone incolte e coltivando con sequenza giusta le coltivazioni, allora si, tutto diventa OK e la difesa del suolo pure.
Ma questo devo dire che è un ideale: la realtà è quella del riposo invernale e dell sfruttamento nelle altre fasi stagionali... e quindi io tento di usare il modo giusto di coltivare:
Apporto di integratori per il terreno (stallattico) durante l'autunno o primavera (meglio in autunno inoltrato...)
Lavorazione anticipata, attesa di qualche settimana irrorando acqua pura, quindi semina, quindi interventi di estirpazione erbacce... se si distanzia bene e si consocia ne vengono meno di disturbi... (anche se si ha un sarchiatore modificato al meglio, la resa di estirpazione rende sempre piegando la schiena e usando il coltello affilatissimo... "all'arma bianca", insomma)
Per quelle colture che fanno fatica occorre realizzare delle coperture tipo serra...
Per quelle colture tipo le fragole è indispensabile il telo pacciamatore forato ad intervalli di distanza...
Le coperture a telo andrebbero rimosse ad intervalli di attività degli animali tipo talpe eccetera, anche le formiche, altrimenti questi vanno a trovare la "protezione dalle intemperie facile" e quindi si propagano troppo...
Quindi, un po' di verifiche sperimentali pure qui...
Ah, usare i veleni serve solo a rimandare i problemi!
Ciao.
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